Allo stadio iniziale, nei casi lievi e moderati, l’alluce valgo si può curare con trattamenti conservativi mirati a contenere la progressione della deformazione e alleviare il dolore associato all’infiammazione.
Allo stadio avanzato, invece, nei casi più gravi, può essere necessario intervenire con la chirurgia per evitare che il problema peggiori.
Inizio di alluce valgo: cosa fare per prevenirne la progressione e per correggere il problema senza intervento chirurgico
Il trattamento dell’alluce valgo si basa su approcci conservativi, non chirurgici, e su interventi chirurgici.
Di solito, si tenta prima con i trattamenti non chirurgici e, se non funzionano, allora si considera l’intervento chirurgico. Ma per rendere efficaci i metodi conservativi è importante intervenire non appena si manifestano i primi sintomi (“cipolla” e distorsione del 1° raggio del piede verso l’interno).
Nella primissima fase dell’alluce valgo si possono adottare alcuni rimedi preventivi che hanno la funzione di limitare il progresso patologico, correggere il disallineamento e la postura, esercitando una pressione sull’alluce valgo.
Al MedNow, Centro Polispecialistico di Milano, ci prendiamo cura del piede con visite mediche preventive e diagnosi precise.
Soluzioni non chirurgiche per alluce valgo
L’obiettivo dei trattamenti non chirurgici è contenere e gestire i sintomi senza correggere la deformità anatomica attraverso:
- l’adozione di scarpe diverse, larghe e con tacchi bassi;
- plantari (ortesi): migliorano l’allineamento e il supporto del piede;
- divaricatori da porre nello spazio tra alluce e secondo dito del piede;
- divaricatori con cuscinetto protettivo dell’esostosi (protuberanza dell’alluce valgo) per evitare irritazioni.
Per l’infiammazione e il dolore
- antidolorifici: come paracetamolo o farmaci antinfiammatori;
- ghiaccio: applicato sulla zona infiammata per ridurre il gonfiore;
Trai i rimedi per alluce valgo, anche:
- ginnastica per alluce valgo: stretching per mantenere la mobilità dell’articolazione interessata;
- trattamenti fisioterapici.
Un buon esercizio è camminare a piedi nudi in casa, quando possibile, per non esercitare ulteriore pressione sulla borsite. Le scarpe intrappolano piede e dita nel loro “guscio” stretto per tutta la giornata, e questo non aiuta.
Alluce valgo in stadio avanzato
Può capitare che un alluce valgo in stadio avanzato non trovi giovamento nei rimedi conservativi. Nel caso in cui questo dovesse accadere, o se camminare dovesse diventare troppo complicato, allora si considera la chirurgia.
L’intervento chirurgico può essere invasivo e non risolutivo se nella fase post operazione non si prendono poi le giuste misure preventive, come il corretto carico del peso sul piede.
Nuove tecniche chirurgiche per alluce valgo
L’intervento per alluce valgo può essere eseguito con diverse tecniche, in base alle necessità chirurgiche. La tendenza attuale è quella di preferire la tecnica mini-invasiva.
Tra le principali tecniche chirurgiche per trattare l’alluce valgo:
- Osteotomia: questa tecnica è molto comune che prevede il taglio e il riposizionamento dell’osso metatarsale per correggere l’allineamento. Esistono diverse varianti, come l’osteotomia distale (ad esempio, Chevron) o prossimale, ognuna con specifiche indicazioni e vantaggi.
- Artroplastica: questa tecnica mira a mantenere la mobilità dell’articolazione e a ridurre il dolore. Può includere la rimozione parziale dell’articolazione (ad esempio, la procedura di Keller) o l’uso di impianti per sostituire parte o tutta l’articolazione. È indicata soprattutto nei casi di artrite severa o deformità avanzata.
- Artrodesi: questa tecnica consiste nel fondere permanentemente l’articolazione in una posizione corretta. È riservata ai casi in cui l’articolazione è gravemente danneggiata e non recuperabile, spesso in pazienti anziani o con deformità molto gravi. Garantisce sollievo dal dolore ma limita la mobilità articolare.
Cos’è l’alluce valgo e come si forma
L’alluce valgo è una deformità del piede tra le più comuni che si verifica quando l’alluce si sposta lateralmente e l’osso alla base del dito (primo metatarso) si sposta verso l’interno. Questo spostamento è noto come metatarsus primus varus.
Cosa provoca l’alluce valgo, quali sono le cause?
Tra le le cause più frequenti, il piede piatto, l’instabilità dell’arco plantare, fattori ereditari, l’abitudine a indossare scarpe inadeguate o con tacchi alti per molte ore al giorno. I tacchi alti costringono l’alluce ad assumere una posizione innaturale e caricano di ulteriore pressione le dita dei piedi.
Quello che accade a livello fisiologico è lo spostamento verso l’esterno della base dell’alluce e dalla deviazione della punta dell’alluce stesso verso le altre dita.
Come si manifesta: quali sono i sintomi di alluce valgo
L’alluce valgo si manifesta con una deformità evidente del piede, in cui l’alluce si devia lateralmente verso le altre dita, mentre l’osso alla base del dito (il primo metatarso) si sposta verso l’interno.
I sintomi associati da osservare sono:
- Dolore: localizzato nella parte interna del piede, in corrispondenza della protuberanza ossea (la “cipolla”).
- Infiammazione e arrossamento: la zona può apparire gonfia e irritata, soprattutto a causa dello sfregamento con le scarpe.
- Difficoltà a camminare: il dolore e la deformità possono rendere difficile indossare scarpe normali e camminare comodamente.
- Ridotta mobilità dell’articolazione: l’articolazione alla base dell’alluce può perdere flessibilità.
- Calli o duroni: possono formarsi sulla pianta del piede o tra le dita a causa della pressione anomala.
Quali sono le conseguenze dell’alluce valgo?
Le conseguenze dell’alluce valgo sono il dolore dato da infiammazione e la deformazione del primo raggio dell’avampiede che si sposta verso l’esterno.
Se non curato, l’alluce valgo peggiora nel tempo provocando dolore sempre più intenso, limitando la capacità di movimento dell’alluce e impattando sulla funzionalità del piede e sulla postura, causando deformazioni più o meno invalidanti.
Nei casi più gravi, la deviazione dell’alluce può portare all’accavallamento con il secondo dito del piede, con la conseguenza di sfregamento che porta a rossore e dolore nella zona interessata. A risentirne sono le attività quotidiane con un fastidio nel camminare e nel salire le scale.
Come viene diagnosticato l’alluce valgo?
Per una diagnosi certa, la deviazione dell’alluce dovrà essere maggiore di 20 gradi rispetto alla posizione fisiologica.
La deformità dell’alluce valgo è diagnosticabile attraverso un esame fisico. Ma si ricorre alla diagnostica per immagini per valutare un eventuale danno alla prima articolazione metatarso-falangea.
Esame fisico e valutazione della deformità del Hallux Valgus
Durante l’esame fisico, si cerca di identificare le possibili cause della deformità dell’alluce valgo attraverso un esame biomeccanico che valuta:
- allineamento del piede anteriore e posteriore (varo o valgo);
- mobilità eccessiva del primo raggio;
- rigidità dell’articolazione subtalare e metatarsale;
- posizione del calcagno in posizione neutra o a riposo;
- torsione della tibia.
Classificazione di severità dell’alluce valgo
Severità | Angolo di Hallux Valgus (HVA) | Angolo Intermeta tarsale (IMA) |
Leggera | 15° - 30° | 9° - 13° |
Moderata | 30° - 40° | 13° - 20° |
Severa | > 40° | > 20° |
FAQ – Domande frequenti su Alluce Valgo
Chi si occupa di alluce valgo?
La complessità dell’alluce valgo richiede una sinergia di competenze specialistiche. Il percorso terapeutico si articola attraverso due figure cardine: il podologo, che gestisce gli aspetti conservativi e preventivi, e il chirurgo ortopedico specializzato nella chirurgia del piede, che valuta e realizza gli interventi strutturali.
Come si valuta la gravità dell’alluce valgo ai fini di un intervento chirurgico?
La gravità dell’alluce valgo viene valutata attraverso un esame clinico e radiografico.
Esame radiografico: si effettuano radiografie del piede in proiezione antero-posteriore e sotto carico (quando il paziente è in piedi). La gravità della deformità viene calcolata misurando specifici angoli:
- Angolo di valgismo dell’alluce (HVA): misura la deviazione laterale dell’alluce rispetto al primo metatarso.
- Angolo intermetatarsale (IMA): misura l’angolo tra il primo e il secondo metatarso.
Valutazione tridimensionale: sebbene le radiografie siano bidimensionali, l’alluce valgo coinvolge una deformità su tre piani dello spazio. Per questo motivo, si considera anche la rotazione del primo metatarso e altre alterazioni anatomiche.
Oltre ai dati radiografici, si valuta l’impatto della deformità sulla qualità di vita del paziente, come dolore, difficoltà a camminare o a indossare scarpe.
Quali sono i tempi di recupero dopo un intervento chirurgico?
I tempi di recupero dopo un intervento chirurgico per alluce valgo possono variare a seconda del tipo di procedura effettuata, della gravità della deformità e delle condizioni generali del paziente.
Dopo l’intervento, il paziente può iniziare a camminare con l’aiuto di calzature specifiche o supporti entro pochi giorni o settimane, a seconda della tecnica utilizzata.
La maggior parte dei pazienti può riprendere le attività leggere entro 6-8 settimane. Il recupero completo, inclusa la scomparsa del gonfiore residuo e il ritorno alla piena funzionalità del piede, può richiedere fino a 3-6 mesi.