Depressione Post Partum: cos’è e perché si manifesta

Depressione Post Partum
Scopri cos’è la depressione post partum, come riconoscerla, quali sono i sintomi, le cause, i rischi e i consigli per affrontarla e prevenirla.
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Depressione Post Partum

La gravidanza e la maternità comportano cambiamenti fisici ed emotivi.

La nascita di un bambino può scatenare una serie di emozioni forti, dall’eccitazione e la gioia alla paura e all’ansia.

Il periodo post-partum è delicato: la donna affronta nuove responsabilità e anche rinunce. Nel post-partum, molte neomamme possono provare ansia, tristezza, sbalzi d’umore, disorientamento, crisi di pianto e difficoltà a dormire. In questo caso si parla di baby blues, che inizia di solito nei primi 2 o 3 giorni dopo il parto e può durare fino a due settimane.

Ma in alcuni casi nel post parto si può verificare qualcosa che non ci si aspetta: la depressione.

Cambiamenti d’umore e sentimenti di ansia o infelicità gravi o che durano più di 2 settimane dopo il parto possono essere segni di Depressione Post-Partum (DPP), ora definita “Depressione peripartum”, perché può manifestarsi già durante la gravidanza.

La DPP colpisce l’8-12% delle neo-mamme in Italia (OMS: 10-15% a livello globale). Circa l’80% dei casi non viene diagnosticato, finendo per compromettere il benessere della neomamma, il legame madre-figlio e lo sviluppo del bambino.

Presso Mednow abbiamo un servizio di psicologia di esperti psicologi che sapranno aiutarti con questo tipo di problematica.

Baby Blues vs Depressione Post-Partum

Non bisogna cadere nell’equivoco che un lieve disturbo dell’umore sia necessariamente una forma di depressione. Come abbiamo detto, dopo il parto è normale sentirsi “sballottate”.

Quando si tratta di umore ballerino, si parla di “baby blues”, un lieve disturbo dell’umore, appunto, che colpisce molte madri nei primi 10 giorni post-parto ma che si risolve spontaneamente.

Il Baby Blues, anche detto Maternity Blues, è una condizione legata al calo ormonale post-parto (2-5 giorni dopo).

I sintomi che comporta sono sbalzi d’umore, tristezza, ansia, crisi di pianto. Questa condizione si risolve entro 10-14 giorni senza influire sulla cura del neonato.

La Depressione Post Partum, invece, è un disturbo clinico che può insorgere entro 4-6 settimane o fino a un anno dopo il parto, con sintomi più gravi che richiedono intervento medico.

Sintomi della Depressione Post Parto

L’arrivo di un figlio è motivo di felicità, ma può anche causare oscillazioni d’umore e sconforto, specialmente in donne vulnerabili (primipare, con disturbi bipolari o episodi ansioso-depressivi in gravidanza).

All’inizio la depressione post-partum può essere scambiata per baby blues, ma i sintomi sono più intensi e durano più a lungo. Questi possono interferire con la capacità di prendersi cura del bambino e di gestire le altre attività quotidiane.

I sintomi si manifestano di solito nelle prime settimane dopo il parto. Ma possono iniziare prima, durante la gravidanza, o più tardi, fino a un anno dopo il parto.

Talvolta vengono ignorati o considerati passeggeri ma è bene monitorarli e seguirli con attenzione per evitare condizioni più serie.

Secondo il DSM-5 – Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali – la DPP si manifesta con sintomi simili alla depressione non puerperale:

  • Tristezza persistente;
  • Stanchezza;
  • Apatia;
  • Ansia e attacchi di panico;
  • Disturbi del sonno (insonnia o ipersonnia);
  • Perdita o eccesso di appetito;
  • Difficoltà a legare con il bambino;
  • Senso di solitudine;
  • Perdita di interesse nelle attività quotidiane;
  • Irritabilità e rabbia:
  • Paura di non essere all’altezza della maternità;
  • Sentimenti di inutilità e vergogna;
  • Sensi di colpa e inadeguatezza;
  • Mancanza di lucidità;
  • Pensieri negativi o suicidari.

I sintomi iniziano tra la seconda e la sesta settimana post-parto ma possono comparire fino al dodicesimo mese.

Psicosi Post-Partum: quando la depressione evolve in una forma più grave

Sintomi più gravi possono degenerare in una psicosi Post-Partum, un’emergenza psichiatrica rara (5°-25° giorno post-parto) caratterizzata da allucinazioni, deliri e comportamenti disorganizzati. Questa condizione richiede un intervento immediato. 

In Mednow ci avvaliamo anche di un servizio di psichiatria.

Cause e fattori di rischio della Depressione Post-Partum

La DPP è causata da un incrocio e combinazione di fattori biologici, psicologici e sociali:

  1. Psicologici: storia personale/familiare di depressione, ansia o traumi.
  2. Fisiologici: squilibri ormonali (cali di estrogeni/progesterone), problemi tiroidei. (fonte: https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/29661150/)
  3. Relazionali / Sociali: mancanza di supporto familiare/sociale.
  4. Stile di vita: carenze nutrizionali (es. vitamina B6 – fonte: https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/27931179/), privazione del sonno.
  5. Esperienze pregresse: gravidanze difficili o precedenti episodi di DPP.

Prevenzione e Diagnosi Precoce

Si può agire contro il rischio della depressione post partum attraverso lo screening sistematico durante la gravidanza, che aiuta a identificare le donne a rischio di DPP [Cox JL et al., Detection of postnatal depression, Br J Psychiatry (1987). https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/3651732/]

Strumenti utili:

  • Edinburgh Postnatal Depression Scale (EPDS);
  • Postpartum Depression Screening Scale (PDSS).

Quali possono essere le conseguenze della Depressione Post Partum?

Si parla dei possibili effetti della depressione post partum che agiscono sulla donna, sul bambino e anche sulla coppia.

I possibili effetti della DPP sulla madre

La DPP compromette il benessere generale della madre e può comportare queste conseguenze:

  • incapacità di prendersi cura del neonato;
  • rischio di sviluppare altre condizioni psichiatriche;
  • isolamento sociale;
  • maggior rischio di suicidio o autolesionismo.

Se non trattata, può anche evolvere in depressione cronica con ricadute future.

I possibili effetti della DPP sul bambino

La DPP ostacola il legame madre-bambino fondamentale per lo sviluppo emotivo e cognitivo del neonato.

Conseguenze osservate:

  • Ritardi nello sviluppo linguistico;
  • Disturbi del sonno/alimentazione;
  • Problemi comportamentali (es. ADHD);
  • Maggior rischio di disturbi emotivi in età scolare.

Interventi tempestivi possono mitigare questi effetti.

I possibili effetti della DPP sulla coppia

La DPP può aumentare conflitti nella coppia e influenzare negativamente la salute mentale del partner (depressione perinatale paterna). Supporto reciproco e terapia sono fondamentali per preservare l’equilibrio familiare.

I Disturbi associati alla DPP

La DPP può coesistere con altri disturbi psichiatrici:

  • Disturbi d’ansia o alimentari;
  • Disturbo ossessivo-compulsivo;
  • Psicosi post-partum;
  • Uso di sostanze.

FAQ – Domande frequenti

Quanto dura di solito la depressione post-partum?

La depressione post-partum può durare fino a un anno dopo la nascita del bambino. Tuttavia, questo non significa che ci si debba sentire “guariti” in un anno. È necessario comportarsi con estrema cautela perché le ricadute sono possibili, ma si possono prevenire.

La depressione postnatale può durare alcuni mesi. Se non viene trattata, può durare molto di più. Quanto più precocemente viene riconosciuta, diagnosticata e trattata, tanto più rapidamente ci si riprenderà.

Il cambiamento dei ruoli familiari, lo stress da neonato, i conflitti coniugali e una storia familiare di malattia mentale possono aumentare il rischio di sviluppo di depressione post-partum. Anche i cambiamenti fisiologici hanno il loro peso. Dopo il parto, i livelli degli ormoni estrogeni e progesterone nel cervello si abbassano rapidamente.

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