La dieta chetogenica è un programma dietetico specifico per perdere peso e migliorare la salute metabolica. Ultimamente è diventato molto popolare perché, a seconda della propria situazione di partenza, permette di ottenere risultati efficaci anche nell’arco di un mese.
Ciò nonostante, trattandosi di un piano che prevede un drastico taglio ai carboidrati a favore di grassi e proteine, è bene non prenderne sottogamba le implicazioni e i possibili effetti collaterali. Infatti, questa dieta richiede una gestione molto attenta e la supervisione di un nutrizionista o di uno specialista capace di individuare il miglior approccio alla perdita di peso.
Nel caso della dieta chetogenica non si può improvvisare e non si può gestire in autonomia. E più in generale, a prescindere dal tipo di dieta, se si vuole seguire un piano alimentare per la perdita di peso, ci si dovrebbe sempre rivolgere a un professionista.
Perché rivolgersi al nutrizionista o al dietologo per la dieta chetogenica
Rivolgersi a un nutrizionista o dietologo che possa prescrivere e monitorare una dieta chetogenica è importante per una serie di fattori:
- garantisce un approccio sicuro e adattato alle proprie esigenze personali, considerando eventuali patologie o condizioni preesistenti;
- valuta l’idoneità del paziente attraverso un’anamnesi completa e un’analisi corporea dettagliata;
- monitora progressi ed eventuali effetti collaterali, come il cosiddetto “keto flu” (sintomi influenzali legati all’adattamento metabolico);
- aiuta a ottenere il massimo beneficio dalla chetogenica, una volta appurate le condizioni fisiche e gli obiettivi.
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Cos’è e perché fare la dieta chetogenica
La dieta chetogenica è un regime alimentare caratterizzato da un drastico ridimensionamento dell’apporto di carboidrati, accompagnato da un aumento del consumo di grassi e una moderata assunzione di proteine.
Questo approccio alimentare induce il corpo a entrare in uno stato metabolico chiamato chetosi, in cui i grassi, anziché i carboidrati, diventano la principale fonte di energia.
Cosa aspettarsi durante la dieta?
Durante le prime settimane, il corpo si adatta al nuovo regime alimentare. Possono verificarsi sintomi transitori come stanchezza, mal di testa o nausea (keto flu).
Per minimizzare questi effetti:
- mantenere una buona idratazione;
- Integrare elettroliti come sodio, potassio e magnesio;
- Seguire una pianificazione alimentare bilanciata fornita dallo specialista.
Quali sono i benefici della dieta chetogenica
Quando adatta alla propria condizione e seguita in modo corretto, la dieta chetogenica può offrire diversi benefici:
- nei primi 21 giorni è possibile perdere dai 4 ai 7 chili grazie alla riduzione dei carboidrati e alla diminuzione dell’ormone grelina, responsabile della fame;
- miglioramento della salute metabolica: riduce i livelli di zucchero nel sangue e migliora la sensibilità all’insulina (insulino resistenza), rendendola utile per chi soffre di diabete di tipo 2 e di patologie comprese nella sindrome metabolica;
- riduzione dell’infiammazione: gli studi dimostrano che la chetosi può diminuire i marcatori infiammatori, contribuendo al miglioramento delle condizioni cardiovascolari e neurologiche;
- la dieta chetogenica è utilizzata anche nel trattamento di diverse patologie, tra cui epilessia resistente ai farmaci, obesità grave e alcune malattie neurodegenerative come Alzheimer e Parkinson.
Chi può seguire la dieta chetogenica?
Questa dieta è indicata per persone con queste caratteristiche ed esigenze:
- obesità grave o obesità associata a comorbilità come diabete di tipo 2, ipertensione arteriosa o dislipidemia;
- epilessia resistente ai farmaci o altre condizioni neurologiche;
- vogliono migliorare la composizione corporea o gestire meglio l’appetito.
NB: La dieta chetogenica non è adatta a chi soffre di insufficienza renale, disturbi alimentari o altre condizioni specifiche.
FAQ – Domande Frequenti sulla Dieta Chetogenica
Cosa significa entrare in chetosi?
Entrare in chetosi significa che l’organismo ha esaurito le sue riserve di glucosio (la principale fonte di energia derivata dai carboidrati) e inizia a utilizzare i grassi come fonte primaria di energia. Questo processo metabolico porta alla produzione di molecole chiamate corpi chetonici, che vengono utilizzate soprattutto dal cervello e dai muscoli come carburante alternativo al glucosio. La chetosi si raggiunge generalmente dopo 2-4 giorni di drastica riduzione dei carboidrati (meno di 20-50 g al giorno) e può essere monitorata attraverso test specifici su sangue, urine o respiro.
Quali sono i segnali per capire se si è in chetosi?
I sintomi della chetosi:
- aumento della sete e della diuresi;
- sensazione di bocca asciutta;
- alito o sudore con odore fruttato;
- riduzione dell’appetito;
- stanchezza iniziale seguita da un aumento dell’energia.
Questi segnali possono essere confermati con test specifici per misurare i livelli di corpi chetonici.
Quanto tempo ci vuole per entrare in chetosi?
In genere, si entra in uno stato iniziale di chetosi entro 2-4 giorni dall’inizio di una dieta a bassissimo contenuto di carboidrati. Tuttavia, il pieno adattamento metabolico (chetosi completa) può richiedere fino a 3 settimane, durante le quali il sistema nervoso centrale si abitua a utilizzare i corpi chetonici come principale fonte energetica.