Cos’è la Resistenza Insulinica o Insulino Resistenza: cause, sintomi, esami e terapie

Resistenza Insulinica o Insulino Resistenza

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L’insulino resistenza, nota anche come ridotta sensibilità all’insulina, è una condizione in cui le cellule del corpo diventano meno sensibili all’insulina, un ormone prodotto dal pancreas fondamentale per la regolazione dei livelli di glucosio (zucchero) nel sangue.

Normalmente, l’insulina aiuta le cellule ad assorbire il glucosio (zucchero) dal sangue per essere utilizzato come energia. Quando le cellule sono insulino-resistenti, non rispondono in modo adeguato all’insulina, quindi non assorbono efficacemente il glucosio. Questo porta a livelli crescenti di zucchero nel sangue.

La resistenza all’insulina può essere temporanea o cronica e in alcuni casi è curabile. Il processo è progressivo e può essere influenzato da vari fattori come genetica, stile di vita, dieta e livello di attività fisica.

Apportare dei  cambiamenti nello stile di vita, come una dieta equilibrata e l’esercizio fisico, può migliorare la sensibilità all’insulina e prevenire o gestire meglio l’insulino resistenza.

Cos’è l’insulino resistenza e come si sviluppa

Vediamo di capire meglio cosa significa nel concreto essere insulino resistenti.

In una persona con insulino resistenza, le cellule dei muscoli, del grasso e del fegato non rispondono in modo efficiente all’insulina. Di conseguenza, il glucosio non entra facilmente nelle cellule e resta nel flusso sanguigno.

L’accumulo di zucchero nel sangue, noto come iperglicemia, può portare a diverse complicazioni di salute, come danni ai vasi sanguigni e agli organi.

In risposta all’alto livello di zucchero nel sangue, il pancreas cerca di compensare producendo quantità maggiori di insulina. Questo tentativo di mantenere sotto controllo i livelli di glucosio continua per un certo tempo.

Alla lunga, il pancreas potrebbe non essere più in grado di produrre abbastanza insulina per mantenere i livelli di zucchero nel sangue normali. Quando il pancreas non riesce più a tenere il passo con la richiesta, i livelli di glucosio nel sangue aumentano ancora di più causando il diabete di tipo 2.

Quali sono i sintomi comuni dell’insulino resistenza

Nelle fasi iniziali dell’insulino resistenza, quando il pancreas può compensare in modo efficace producendo più insulina, potrebbero non comparire sintomi evidenti, perché i livelli di glucosio nel sangue sono ancora mantenuti entro limiti normali.

Nel tempo, la situazione può peggiorare. Quando il pancreas non riesce più a produrre abbastanza insulina per tenere sotto controllo la glicemia, possono manifestarsi alcuni sintomi, tra questi:

  • Aumento di peso nella zona addominale
  • Aumento della fame
  • Stanchezza e difficoltà di concentrazione
  • Pelle scura sotto le ascelle o sulla parte posteriore e laterale del collo (acanthosis nigricans)
  • Piccole escrescenze della pelle.

Molte persone con insulino-resistenza restano asintomatiche fino a quando la condizione degenera verso il prediabete o il diabete di tipo 2.

Quali sono le cause insulino resistenza

Le cause dell’insulino resistenza sono molteplici e spesso interconnesse, influenzate da una combinazione di fattori genetici e ambientali.

Tra le principali cause dell’insulino resistenza si trovano il sovrappeso e l’obesità.

Un eccesso di tessuto adiposo, in particolare quello viscerale, può alterare il modo in cui le cellule rispondono all’insulina, riducendo la loro sensibilità. Ma non è solo una questione di peso: la distribuzione del grasso, più concentrato nella zona addominale, incide sulla comparsa della resistenza insulinica.

Stili di vita sedentari rappresentano un altro fattore significativo. L’attività fisica regolare è importante per migliorare la sensibilità all’insulina, mentre la mancanza di movimento può contribuire al suo declino.

Anche la dieta alimentare ha un impatto rilevante: un’alimentazione ricca di zuccheri raffinati e carboidrati semplici può causare picchi glicemici frequenti, costringendo il pancreas a produrre più insulina. Tale sovrapproduzione può portare, col tempo, a una resistenza insulinica.

È importante ricordare anche l’influenza dello stress, un nemico spesso sottovalutato. Lo stress cronico, accompagnato dalla produzione di ormoni come il cortisolo, può interferire con l’utilizzo del glucosio da parte delle cellule.

Un sonno inadeguato può ulteriormente esacerbare la situazione, alterando il metabolismo del glucosio e promuovendo la resistenza all’insulina.

Anche i fattori genetici non devono essere trascurati: alcune persone possono nascere con una predisposizione alla resistenza insulinica.

E infine, aspetti legati alla fisiologia come l’invecchiamento naturale e alcune  condizioni mediche sottostanti, come la sindrome dell’ovaio policistico o l’apnea notturna, possono anche contribuire allo sviluppo di questa condizione.

Quali sono i rischi di salute associati all’insulino resistenza?

Se non diagnosticata e non contrastata, l’insulino resistenza può avere implicazioni sulla salute a causa della sua capacità di influenzare il metabolismo del glucosio e di altri processi corporei.

Ecco alcuni dei principali rischi di salute associati all’insulino resistenza:

  1. Diabete di Tipo 2: l’insulino resistenza è uno dei principali fattori di rischio per lo sviluppo del diabete di tipo 2. Con il tempo, la continua sovrapproduzione di insulina può portare all’esaurimento delle cellule beta del pancreas, riducendo la capacità del corpo di regolare i livelli di glucosio nel sangue.

  2. Sindrome Metabolica: questo è un insieme di condizioni che includono elevata pressione arteriosa, livelli elevati di zucchero nel sangue, eccesso di grasso corporeo intorno alla vita e alterazioni nei livelli di colesterolo o trigliceridi. L’insulino resistenza è una componente centrale della sindrome metabolica.

  3. Malattie Cardiovascolari: l’insulino resistenza è associata a un aumento del rischio di sviluppare malattie cardiovascolari. Può contribuire all’aterosclerosi, una condizione in cui le arterie si induriscono e si restringono a causa dell’accumulo di placca, portando a infarti e ictus.

  4. Steatosi Epatica Non Alcolica (NAFLD): questa condizione si verifica quando il grasso si accumula nel fegato non a causa del consumo di alcool.

  5. Sindrome dell’Ovaio Policistico (PCOS): nelle donne, l’insulino resistenza è spesso associata alla sindrome dell’ovaio policistico, una condizione che può causare infertilità, irregolarità mestruali e altri problemi di salute.

  6. Ipertensione: l’insulino resistenza può contribuire all’aumento della pressione sanguigna, un altro fattore di rischio per le malattie cardiache e l’ictus.

  7. Infiammazione cronica: è stato osservato che l’insulino resistenza è associata a bassi livelli di infiammazione cronica, che può contribuire al danneggiamento dei vasi sanguigni e di altri organi.

Come viene diagnosticata l’insulino resistenza

La diagnosi di insulino resistenza implica l’uso di vari metodi e test per valutare come il corpo sta utilizzando l’insulina. Essendo la resistenza insulinica spesso asintomatica nelle sue fasi iniziali, è importante ricorrere a procedure diagnostiche specifiche per individuarla.

Uno dei metodi più utilizzati per diagnosticare l’insulino resistenza è l’esame del sangue a digiuno per il glucosio e l’insulina. In condizioni normali, i livelli di insulina a digiuno devono essere bassi. In presenza di resistenza all’insulina, il corpo deve produrre quantità maggiori di insulina per mantenere normali i livelli di zucchero nel sangue. L’esame dell’insulina a digiuno può quindi rivelare livelli insolitamente elevati.

Un altro test utilizzato è l’indice HOMA-IR (Homeostasis Model Assessment of Insulin Resistance) che calcola la resistenza insulinica moltiplicando il livello di glucosio a digiuno per il livello di insulina a digiuno, dividendo poi il risultato per un fattore costante. Un indice HOMA-IR elevato è indicativo di insulino resistenza.

Per una valutazione più approfondita, si può ricorrere al clamp euglicemico iperinsulinemico, considerato il gold standard nella ricerca clinica. Durante questo test, il paziente riceve un’infusione continua di insulina e glucosio, e i medici misurano la quantità di glucosio necessaria per mantenere i livelli di zucchero nel sangue costanti. Anche se questo test è altamente accurato, è complesso e richiede strutture specializzate.

In alcuni casi, può essere eseguito un test di tolleranza al glucosio orale (OGTT) – la curva glicemica o curva da carico orale di glucosio, che misura la risposta glicemica dopo l’assunzione di una dose calibrata di glucosio ovvero la capacità della persona di tollerare una quantità predefinita di glucosio.

Ci sono trattamenti farmacologici disponibili per l’insulino resistenza?

L’approccio farmacologico deve essere personalizzato e supervisionato da un medico.

Il trattamento farmacologico dovrebbe essere sempre accompagnato da cambiamenti nello stile di vita, come una dieta sana, esercizio fisico regolare e gestione del peso, fondamentali nella gestione dell’insulino resistenza. Il trattamento più appropriato deve considerare fattori genetici e personali, oltre alla presenza di eventuali altre condizioni di salute.

L’attività fisica può migliorare l’insulino resistenza?

L’attività fisica è uno dei modi più efficaci per migliorare l’insulino resistenza. L’esercizio fisico aiuta le cellule muscolari a diventare più sensibili all’insulina, facilitando l’assorbimento del glucosio e riducendo i livelli di zucchero nel sangue. Per massimizzare i benefici dell’esercizio fisico sulla resistenza insulinica, è spesso utile combinare diversi tipi di attività fisica:

Esercizi aerobici

Attività come camminare, correre, nuotare, andare in bicicletta e ballare sono ottime scelte. L’esercizio aerobico regolare, anche a intensità moderata, ha dimostrato di migliorare la sensibilità all’insulina. Si raccomanda generalmente di fare almeno 150 minuti di attività aerobica moderata o 75 minuti di attività intensa a settimana.

Allenamento di resistenza

Esercizi di resistenza o di forza come il sollevamento pesi, l’uso di bande elastiche o esercizi a corpo libero (es. squat, flessioni), possono aumentare la massa muscolare. Più massa muscolare significa più capacità di assorbire e utilizzare il glucosio, migliorando così l’insulino resistenza.

Esercizi ad Alta Intensità (HIIT)

L’allenamento a intervalli ad alta intensità combina brevi raffiche di esercizio intenso con periodi di recupero. Questo tipo di allenamento può migliorare la sensibilità all’insulina in meno tempo rispetto alla tradizionale attività aerobica continua.

L’importante è trovare attività che siano piacevoli e sostenibili sul lungo termine per garantire un impegno costante.


È anche importante, però, ricordare di iniziare gradualmente, soprattutto se non si è abituati all’esercizio fisico, e aumentare l’intensità e la durata con il tempo. E in caso di condizioni di salute preesistenti, consultare un medico per agire in sicurezza.

Per concludere, la resistenza insulinica è una condizione medica complessa che può avere implicazioni sulla salute, se non trattata con il giusto approccio. I sintomi possono variare da persona a persona e possono essere facilmente confusi con altre condizioni. Per questa ragione è importante consultare uno specialista, se si sospetta di avere una resistenza insulinica.

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