Ipercolesterolemia: alimentazione

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Alimentazione nell’ipercolesterolemia

Un intervento nutrizionale è in grado di correggere un’ipercolesterolemia, cioè l’aumento dei livelli di colesterolo nel sangue.

Eliminare dalla dieta gli alimenti ricchi di colesterolo, come le uova o i gamberi, non è sufficiente, poiché sono i grassi saturi i maggiori responsabili del colesterolo, in particolare di quello “cattivo” o LDL.

Alimenti da evitare per il colesterolo

Evitare gli alimenti grassi

Bisogna dunque evitare tutti gli alimenti grassi, come formaggi, insaccati, carni grasse, salse e dolci, e preferire gli alimenti di origine vegetale, sia come grassi da condimento (olio extra vergine di oliva) che come fonti proteiche (legumi) e di fibra (frutta, verdura e cereali integrali).

Evitare i fitosteroli

I grassi vegetali analoghi del colesterolo, i fitosteroli, creano dei complessi insolubili che impediscono l’assorbimento intestinale del colesterolo.

La fibra viscosa, oltre a interferire con il suo assorbimento alimentare, aumenta l’eliminazione degli acidi biliari che rimuove dal torrente circolatorio una quota di colesterolo LDL e ne diminuisce la produzione endogena.

Questa tipologia di fibra, come i β-glucani dell’avena, la gomma guar, la pectina e i polisaccaridi della soia, si trovano in tanti alimenti vegetali, tra cui farina e crusca d’avena, orzo, legumi, mele, ecc.

Trattamento

Quando l’ipercolesterolemia è su base genetica (di tipo familiare), la dieta può risultare insufficiente a normalizzare il colesterolo ematico, che va dunque trattato sotto controllo medico con la giusta integrazione o terapia farmacologica.

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