La sindrome ovaio policistico (PCOS – Polycystic Ovary Syndrome), anche nota come sindrome di Stein-Leventhal o anovulazione iperandrogenica cronica, è un disturbo endocrino che si manifesta attraverso un insieme di sintomi in donne in età fertile.
La PCOS comporta squilibri endocrini, alterazioni nel ciclo mestruale e nell’equilibrio ormonale, con possibili effetti sulla fertilità e su aspetti estetici come la crescita di peli e l’acne, squilibri metabolici con ripercussioni sul peso corporeo.
La causa risiede in un problema ormonale che interessa le ovaie ma che si riflette, poi, anche su altre parti del corpo.
In alcuni casi, se non viene trattata, la sindrome dell’ovaio policistico può portare a problemi di salute più seri.
Per stabilire una diagnosi di sindrome dell’ovaio policistico devono esserci almeno 2 delle tre caratteristiche che la rappresentano:
- mestruazioni irregolari a causa di disfunzioni ovulatorie o anovulazione cronica
- livelli elevati di ormoni “maschili” (iperandrogenismo)
- ovaie policistiche: presenza di cisti su una o entrambe le ovaie (che si ingrossano e contengono sacche piene di liquido intorno agli ovuli).
Sindrome ovaio Policistico - Cos’è la PCOS in parole semplici?
La PCOS è una condizione in cui le ovaie e il ciclo mestruale non funzionano come dovrebbero. La PCOS presenta alcune condizioni.
Mestruazioni irregolari o assenti
Normalmente, ogni mese un’ovaia rilascia un ovulo, ma con la PCOS questo processo risulta alterato: le mestruazioni possono essere irregolari o addirittura del tutto assenti (amenorrea), perché l’ovulazione non avviene in modo regolare.
Squilibrio ormonale – produzione eccessiva di ormoni maschili
Il problema nasce da uno squilibrio ormonale, con una produzione eccessiva di ormoni maschili (androgeni). Questo squilibrio può portare a segni visibili come la comparsa di peli in eccesso sul viso o sul corpo e, in alcuni casi, all’insorgenza di acne.
Cisti nelle ovaie
Un’altra caratteristica della PCOS, ma non condizione necessaria, è la presenza di numerose piccole cisti nelle ovaie. Queste cisti si formano perché i follicoli, che in condizioni normali si sviluppano fino a rilasciare un ovulo, restano immaturi e si accumulano come piccole sacche.
L’aumento di peso
Se è vero che molte pazienti presentano un lieve aumento di peso, è altrettanto vero che anche le donne con un peso nella norma possono avere la PCOS. Anzi è il caso di precisare che la sindrome dell’ovaio policistico può anche essere asintomatica.
Sintomi della Sindrome Ovaio Policistico
Quando compaiono, i sintomi della PCOS si manifestano durante la tarda adolescenza, intorno ai 20 anni o anche dopo, e in modi diversi.
- Ciclo mestruale irregolare o assente (amenorrea/oligomenorrea): in alcuni casi, le mestruazioni sono molto scarse o assenti, in altri troppo abbondanti.
- Infertilità/Anovulazione: la PCOS è una delle cause più comuni di infertilità femminile. Donne con la PCOS possono avere più difficoltà a rimanere incinte.
- Irsutismo: aumento della peluria sul viso. Si può verificare una crescita di peli in eccesso su viso, petto o pancia.
- Acne/ pelle e capelli grassi: grave, acne grave, tardiva o persistente, accompagnata da una maggiore produzione di sebo.
- Acanthosis nigricans: si manifesta con macchie scure e ispessite della pelle, soprattutto nelle pieghe come il collo, l’ombelico, l’inguine e le ascelle.
- Sensibilità all’insulina
- Alopecia: si può verificare una perdita di capelli o una stempiatura.
- Obesità: aumento di peso o difficoltà a perdere peso, soprattutto intorno alla vita.
Se stai sperimentando una o più di queste condizioni e hai bisogno di un consulto con un medico endocrinologo, richiedi pure una prima visita presso il nostro Centro Medico MedNow.
Oltre a questi sintomi, alcune pazienti possono avvertire una sensazione costante di stanchezza, dormire con difficoltà o soffrire di frequenti mal di testa.
Complicanze
Correlate alla sindrome di ovaio policistico, o comunque con un maggior rischio di incidenza, bisogna considerare anche altre condizioni e patologie:
- Diabete di tipo 2
- Diabete gestazionale o ipertensione arteriosa indotta dalla gravidanza
- Depressione e sbalzi d’umore
- Pressione alta e colesterolo alto
- Apnea del sonno – le donne in sovrappeso possono anche sviluppare l’apnea del sonno, una condizione che causa una respirazione interrotta durante il sonno
- Sindrome metabolica – un insieme di condizioni che comprendono pressione alta, glicemia alta e livelli di colesterolo o trigliceridi
Quali sono le cause della Sindrome Ovaio Policistico?
La causa esatta della PCOS non è del tutto chiarita. Si pensa sia legata perlopiù ai livelli ormonali anomali, ma ha anche un carattere multifattoriale. Si sviluppa a causa di più fattori che si combinano tra loro.
Oltre alle alterazioni ormonali, questi fattori possono essere: predisposizioni genetiche e fattori legati al peso e al metabolismo.
Abbiamo visto poco sopra i sintomi principali della PCOS. Alcuni di questi sintomi, come l’insulino-resistenza e lo squilibrio ormonale, possono anche essere considerati tra le cause principali della sindrome.
Questi fattori spesso si influenzano reciprocamente, creando un ciclo in cui le cause diventano effetti e viceversa.
Resistenza all’insulina
L’insulina è un ormone prodotto dal pancreas per controllare la quantità di zucchero nel sangue. Aiuta a spostare il glucosio dal sangue alle cellule, dove viene scomposto per produrre energia.
Quando vi è una condizione di resistenza all’insulina significa che le cellule non rispondono come dovrebbero, i tessuti dell’organismo sviluppano una resistenza agli effetti dell’insulina.
Se le cellule diventano resistenti all’azione dell’insulina, l’organismo deve produrne in più per cercare di abbassare il livello di zucchero.
Livelli elevati di insulina, però, inducono le ovaie a produrre troppo testosterone, ormone che interferisce con lo sviluppo dei follicoli (le sacche nelle ovaie dove si sviluppano gli ovuli) e impedisce una normale ovulazione.
L’insulino-resistenza può anche portare a un aumento di peso, che può peggiorare i sintomi della PCOS, perché il grasso in eccesso fa sì che l’organismo produca ancora più insulina.
Squilibrio ormonale
In molte donne affette da PCOS si riscontra uno squilibrio di alcuni ormoni, tra cui:
- livelli elevati di testosterone – un ormone maschile, sebbene tutte le donne ne producano in genere piccole quantità
- livelli elevati di ormone luteinizzante (LH) – che stimola l’ovulazione, ma che può avere un effetto anomalo sulle ovaie, se i livelli sono troppo alti
- bassi livelli di globulina legante gli ormoni sessuali (SHBG) – una proteina nel sangue che si lega al testosterone e ne riduce l’effetto
- alti livelli di prolattina (solo in alcune donne con PCOS) – un ormone che stimola le ghiandole mammarie a produrre latte in gravidanza
Il motivo esatto per cui si verificano questi cambiamenti ormonali non è noto.
È stato ipotizzato che il problema possa iniziare nell’ovaio stesso, in altre ghiandole che producono questi ormoni o nella parte del cervello che ne controlla la produzione.
I cambiamenti possono anche essere causati dalla resistenza all’insulina.
Predisposizione familiare e genetica
Se in famiglia ci sono casi di PCOS, aumentano le probabilità di sviluppare questa condizione.
Trattamento della Sindrome Ovaio Policistico
Anche se non esiste una cura specifica, possiamo però contare sul trattamento dei suoi sintomi e delle patologie associate.
Modifiche dello stile di vita
La perdita di peso è il primo intervento raccomandato perché l’eccesso di peso accentua l’insulino-resistenza e altera l’equilibrio ormonale. Un percorso personalizzato che prevede una dieta bilanciata, preferibilmente con un basso indice glicemico, e un’attività fisica regolare può ripristinare, almeno in parte, la funzionalità ovarica e favorire la regolarizzazione del ciclo mestruale. Il supporto nutrizionale e, quando necessario, quello psicologico, sono fondamentali per mantenere la motivazione e raggiungere gli obiettivi terapeutici.
In presenza di insulino-resistenza, non è da escludere un programma dietetico che riduca gli zuccheri. Purché la dieta sia rigorosamente seguita da un dietologo o nutrizionista per dieta chetogenica.
NOTA BENE: È assolutamente SCONSIGLIATO intraprendere da soli un piano alimentare di questo genere.
Interventi farmacologici
Per le pazienti con mestruazioni irregolari e sintomi da eccesso di androgeni – quali la crescita anomala dei peli e acne – si adottano trattamenti mirati.
Gli anticoncezionali combinati vengono prescritti per regolarizzare il ciclo e ridurre i livelli di ormoni androgeni, limitando anche i segni cutanei indesiderati.
In presenza di insulino-resistenza, l’utilizzo di metformina può migliorare la sensibilità all’insulina, diminuendo il rischio di sviluppare complicanze metaboliche come il diabete di tipo 2. Qualora si renda necessario un intervento specifico per i sintomi dell’iperandrogenismo, possono essere indicati anche farmaci antiandrogeni, come lo spironolattone, in grado di ridurre la crescita eccessiva dei peli.
Supporto per la fertilità
Molte pazienti si rivolgono al medico per difficoltà nel concepimento, dovute alla natura irregolare dell’ovulazione. In questi casi, il trattamento può prevedere l’impiego di farmaci stimolanti l’ovulazione, come il clomifene citrato, per ripristinare la regolarità ciclica.
Diagnosi della PCOS
La diagnosi della sindrome di ovaio policistico si basa su tre passaggi:
- Valutazione clinica: durante la visita, il ginecologo raccoglie la storia medica e analizza i sintomi per escludere altre condizioni che possono causare sintomi simili.
- Esami di laboratorio: vengono misurati i livelli di alcuni ormoni (come testosterone, FSH, LH, prolattina e TSH) e si valutano parametri metabolici (glicemia e insulina). Questi test aiutano a identificare eventuali squilibri ormonali e a escludere altre patologie, come la sindrome di Cushing o problemi surrenali.
- Indagini ecografiche: si esegue un’ecografia pelvica o transvaginale per controllare le ovaie e verificare la presenza di cisti.
Per confermare la diagnosi, solitamente è necessario riscontrare almeno due di questi tre aspetti: cicli mestruali irregolari (per via dell’anovulazione), segni o valori elevati di ormoni maschili e cisti nelle ovaie.
Questi criteri, noti come “criteri di Rotterdam”, sono accettati dalla maggior parte degli esperti.
La sindrome ovaio policistico rappresenta una delle più comuni alterazioni endocrine femminili, colpendo circa il 10% delle donne in età riproduttiva.
Questa condizione, caratterizzata dalla presenza di multiple cisti ovariche, è spesso accompagnata da squilibri ormonali significativi che possono manifestarsi in diversi modi.
La sindrome ovaio policistico non è solo un problema riproduttivo, ma una condizione sistemica che può influenzare numerosi aspetti della salute femminile.
Le cause esatte della sindrome ovaio policistico non sono completamente comprese, ma i ricercatori ritengono che fattori genetici e ambientali giochino un ruolo determinante.
L’insulino-resistenza è frequentemente associata a questa condizione, creando un circolo vizioso che aggrava ulteriormente gli squilibri ormonali.
Le donne con sindrome ovaio policistico presentano spesso livelli elevati di androgeni, gli ormoni maschili, che possono causare sintomi come acne, crescita eccessiva di peli corporei e irregolarità mestruali.
La diagnosi della sindrome ovaio policistico si basa su criteri specifici che includono l’osservazione ecografica delle ovaie, l’analisi dei livelli ormonali e la valutazione dei sintomi clinici.
È fondamentale una diagnosi tempestiva per prevenire complicazioni a lungo termine come diabete di tipo 2, malattie cardiovascolari e problemi di fertilità.
Il trattamento della sindrome ovaio policistico è multidisciplinare e personalizzato in base ai sintomi predominanti e agli obiettivi della paziente.
Le strategie terapeutiche possono includere modifiche dello stile di vita, con particolare attenzione all’alimentazione e all’attività fisica regolare, che hanno dimostrato di migliorare significativamente i sintomi in molte donne.
Farmaci come contraccettivi orali, anti-androgeni e sensibilizzatori dell’insulina possono essere prescritti per gestire specifici aspetti della condizione.
Nonostante le sfide poste dalla sindrome ovaio policistico, con un approccio terapeutico adeguato e un monitoraggio costante, la maggior parte delle donne può condurre una vita sana e, quando desiderato, realizzare il sogno della maternità.